mercoledì 20 luglio 2011

Universo analogico: ritorno alla pellicola

Il ritorno alla fotografia analogica coinvolge ormai la maggior parte dei fotografi, professionisti o fotoamatori. All'inizio si cercavano effetti vintage per le proprie foto digitali, actions su photoshop e su altri programmi come Toy Camera Analog Color e Instagram, poi il brivido dell'analogico ha contagiato un po' tutti e ci siamo ritrovati a tirar fuori dagli armadi le vecchie reflex dei nostri nonni e papà.
E in effetti la pellicola un brivido lo provoca, non si può negare.
L'idea di infilare il rullino nella macchina, di stare attenti a comporre lo scatto senza pensare "tanto dopo lo miglioro in Photoshop", di scattare e di aspettare il risultato che non è subito visibile da uno schermo, ci fa emozionare.
Ritratto su pellicola 35mm

Certo i vantaggi della fotografia digitale sono noti a tutti: praticità, altissima qualità, possibilità di fare video e una enorme velocità di tutti quei passaggi che a pellicola hanno i loro tempi.
Ecco forse è proprio questo che si vuole riprendere dal passato. La magia dell'attesa, lo sviluppo di una foto che compare sotto i tuoi occhi in camera oscura, la possibilità di pensare "questa foto l'ho prodotta io, è nata da me, dall'inizio del processo fino alla fine".
Ovviamente il fascino della pellicola ha toccato anche me. Qualche anno fa mi incuriosiva questo mondo e ho avuto la possibilità di sviluppare le mie foto nella camera oscura della scuola d'arte, un'esperienza che ricordo con grande piacere.
Solo da poco tempo sono entrata in contatto con una specie di universo parallelo, quello della Lomografia. 
Ho scoperto una community enorme che si occupa di fotografia LOMO, una sorta di Flickr solo ed esclusivamente per la fotografia analogica prodotta da queste macchinette compatte di marca russa.
Diana F+ macchina fotografica analogica

La community ha un sito quasi per ogni paese, quello italiano è http://www.lomography.it/,veramente molto utile per chi si tuffa in questa nuova esperienza, soprattutto grazie agli articoli presenti sulla tecnica lomografica, sulla scelta dei rullini più adatti e dei soggetti e su tante altre questioni che riguardano la pellicola.
Quanto costa scattare con una macchina analogica? 
Nei mercatini dell'usato potete trovare molte macchine analogiche a poco prezzo, anche se bisogna stare attenti alla qualità delle macchine e soprattutto verificare se sono ancora funzionanti.
Il mio consiglio è: chiedete ai vostri genitori, ai nonni, rovistate in soffitta e negli armadi, scoprirete sicuramente di avere un tesoro in casa di cui non eravate a conoscenza!!!
Se siete interessati alla lomografia allora visitate il sito lomography.com e troverete tantissime macchine, di ogni forma, colore e prezzo.
I costi variano molto a seconda del tipo e della marca, sul sito della LOMO potete vedere i prezzi delle pellicole 35 mm ed ordinarle on-line nel loro lomoshop.
Una volta trovata la macchina caricate la pellicola, e..... SCATTATE!!!!

Come sviluppare i negativi?
La spesa per l'analogico si taglia drasticamente se evitate di far stampare le foto; richiedete il solo sviluppo ad uno studio fotografico. Una volta fatto lo sviluppo, potete lavorare in digitale con le vostre foto evitando di stamparle attraverso uno Scanner per negativi. Magari avete già in casa uno scanner che legge i negativi e neanche lo sapete (proprio come è successo a me!).
Scanner Epson Perfection 3490 per foto e negativi

Mettete il negativo all'interno dell'apposita mascherina in dotazione e appoggiatela sullo scanner.
Una volta digitalizzato il negativo, potrete comportarvi come fosse una foto normale:
  1. aprirla in photoshop
  2. fare le vostre modifiche e miglioramenti su luci, colori, contrasti 
  3. condividere la foto con i vostri amici su Facebook 

Luna


martedì 12 luglio 2011

Diana F+: prove analogiche

Qualche tempo fa ho scritto sulla pagina fan del blog che ci sono molte novità che vi devo raccontare: la prima è che mi sono laureata, la seconda è che ho ricevuto dai miei amici una bellissima macchinina analogica, la Diana F+...la terza novità ve la dico nel prossimo post :)
La Diana F+ è una semplice e intuitiva macchina in plastica, con circa 50 anni di storia sulle spalle: nasce per il medio formato (pellicole da 120mm) ma si può usare anche con un dorso diverso, quello per la pellicola da 35 mm (io la sto utilizzando così).
Il Flash elettronico della Diana si può agganciare sia sulle altre macchine Lomo sia sulle moderne reflex grazie all'attacco a slitta presente sopra le reflex digitali (quello dove si può collegare un flash esterno per intenderci :P).
 
La sorpresa più grande di questa macchina comunque sono le foto, si possono creare un'infinità di effetti: sovrapposizione di due o più foto, foto panoramica, pin hole e tutti gli altri effetti tipici delle Lomo, come la vignettatura, i colori saturi e leggermente sfuocati ecc.
Con il dorso 35 mm sono presenti 4 mascherine per 4 diversi formati di scatto. Io per i miei primi scatti con la Diana ho scelto la mascherina 33x34 mm, formato quadrato con gli "sprocket holes" (i buchini presenti sopra e sotto la pellicola) a vista.
Ecco alcune foto scattate con pellicola fujicolor da 800 iso (scaduta da un anno) e scansionate con Epson scanner perfection 3490:
 
...con i forellini a vista:
...e qualche sovrapposizione:

Ho lasciato solo una foto con i forellini a vista perchè la mascherina per la pellicola 35 mm da appoggiare sullo scanner li copre e avrei dovuto incollare ogni pellicola sullo scanner per far vedere i forellini....insomma, un lavoraccio -.-'
Che ne dite?? Aspetto i vostri pareri!

Da oggi inizia anche la mia collaborazione sul blog di Marco Crupi, andate a leggere il mio primo articolo di presentazione!

A presto!
P.S: Se qualcuno di voi scatta con le Lomo ed è registrato a Lomography.it aggiungetemi!! Questo è il mio profilo :)