mercoledì 8 febbraio 2012

Photographic Inspiration: Richard Avedon

Anche sotto la neve e il gelo che hanno colpito l'Italia in questi ultimi giorni, il progetto Photographic Inspiration continua con un nuovo fotografo scelto sulla pagina facebook del blog.
Il fotografo del mese di febbraio è Richard Avedon, nato a New York nel 1923.
Dopo aver abbandonato gli studi, si arruola nella Marina Militare in qualità di fotografo. Grazie a questa esperienza si iscrive ad un corso alla New School for Social Research nel 1940 tenuto da Alexy Brodovitch, direttore di Harper's Bazaar.

Nel 1945 si unisce quindi allo staff di Harper's Bazaar, (diventandone a sua volta direttore nel 1961), rivoluzionando completamente il ruolo dei modelli in fotografia: da semplici manichini statici a protagonisti della scena.
Avedon cita tra le sue fonti di ispirazione l'ungherese Martin Munkacsi, prima fotoreporter poi fotografo di moda, uno dei primi ad usare il movimento nell'ambito della fotografia di moda. Nasce così il celebre scatto Homage to Munkacsi, del 1957 che segna uno dei tratti distintivi della fotografia di Avedon: la passione per la figura in movimento.
Negli anni '50 e '60 il lavoro di Avedon si concentra sull'industria della moda, ed in particolare sul culto emergente delle celebrità: spesso il fotografo costruisce la scena con modelle e attrici attorniate da paparazzi, proprio per sottolineare l'ossessione verso le star.
Per i suoi modelli il fotografo creava delle vere e proprie scene di vita quotidiana: nei bar, nei ristoranti, nelle sale da ballo, in casa ecc. Le persone erano immerse in situazioni normali in atteggiamenti spesso tristi, annoiati o pensierosi in una fashion industry dominata dall'immaginario del "modello felice", Avedon compie una rivoluzione nelle espressioni che ispirerà il lavoro di tanti altri fotografi.
 
Tra il 1970 e il 1980, realizza alcune serie molto discusse e d'impatto: tra il '69 e il '73 ritrae il padre divorato dal cancro, nel 1976 produce per Rolling Stones "The family" 69 fotografie dell'elite del potere americano. Tra il '79 e l'84 porta a termine la serie "In the american west", 123 ritratti di persone comuni e lavoratori, un grande contrasto con la classica immagine del ceto medio americano.
Per i lavori di questi anni Avedon usa la sua firma: lo sfondo bianco dietro i soggetti, come a cercare uno sguardo oggettivo su di essi, nonostante le differenze di età e ceto sociale.
Nel linguaggio del fotografo uno degli elementi chiave è il "soggetto come performer". Verso la fine della sua carriera userà sempre di più lo sfondo neutro per i suoi ritratti, come ad isolare i soggetti dal contesto e coglierne l'essenza.
Egli è completamente affascinato dai performer professionisti, come gli attori o i ballerini. E' per questo che nel 1973 pubblica "Alice in wonderland" in cui emerge una ricerca "teatrale" sulla gestualità dei soggetti e sulla sequenza degli scatti.
Durante la sua carriera Avedon abbatte la convenzione che vuole separare le varie aree della fotografia tra moda, ritrattistica e reportage, infatti progetta mostre e libri fotografici che mescolano tutti e tre i settori. Fin dal 1940, realizza una serie di scatti di strada in Italia in cui possiamo notare alcuni elementi che userà anche in futuro. Il reportage è parte integrante del suo lavoro che, con grande sensibilità, è spesso incentrato sui grandi cambiamenti culturali e politici della società, come per "Hard Times" del 1969, o per la caduta del muro di Berlino nel 1989.

Attraverso la sua fotografia Avedon racconta, in modo essenziale e diretto, la condizione umana. Egli si concentra sul viso dei suoi soggetti, in una composizione lineare e studiata, in cui lo sguardo è protagonista.
Una concezione di bellezza che si stacca dai canoni classici e che punta a cercare qualcosa di più profondo, immagini affascinanti che per la loro forza sono entrate fin da subito a far parte della storia della fotografia contemporanea.

Per approfondire ancora, vi lascio con la prima parte del documentario "Darkness and light" trovate il seguito su YouTube:

Il progetto "Photographic Inspiration" nasce dalla volontà di mettersi alla prova con la fotografia ispirandosi ai lavori dei grandi maestri. Ogni mese, per 12 mesi, sceglieremo un fotografo sulla pagina facebook del blog, ne studieremo gli scatti e lo stile fino ad arrivare a creare una nostra immagine, ispirata al lavoro del fotografo scelto.
Nel mese di gennaio ci siamo concentrati su Helmut Newton, con risultati davvero meravigliosi (come potete vedere dall'ultimo post!). 
Questo mese è la volta di Avedon: potete scattare con qualsiasi apparecchio fotografico, (analogico, digitale, cellulare ecc), avete tempo fino al 28 febbraio!
Pubblicate il vostro scatto sulla pagina fan del blog, provvederò a creare una cartella con tutti gli scatti che hanno partecipato. Ricordate anche di scrivere il vostro nome, il link alla vostra galleria fotografica e a quali immagini di Avedon vi siete ispirati, o quali elementi della sua fotografia vi hanno coinvolto di più.
Il più bello sarà pubblicato sul blog con nome e link dell'autore!!

Allora cosa state aspettando??! Cominciate a pensare al vostro scatto Avedon-Style!

:)

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